L'ATTIVITÀ DELLA COMPAGNIA IL PALADINO

Parla il coordinatore Salvatore Mangano: "Quella dei Pupi è una tradizione che non deve morire"


  Rinaldo, Orlando, la bella Angelica, il traditore Gano di Magonza e tanti altri personaggi in un mondo legato alla nostra tradizione, alle nostre radici che molti gruppi stanno cercando di evitare che scompaia, in un'era dominata da internet e dall'alta tecnologia digitale.
  Stiamo parlando dell'opera dei pupi, attività che fortunatamente tengono ben viva diversi gruppi e compagnie.
  Tra queste c'è la compagnia "Il Paladino", gruppo fornito di una autonoma struttura che gira in Sicilia ed in Italia con un vasto repertorio di spettacoli come "Le gesta di Orlando e Rinaldo", "La bella Angelica", "I tradimenti di Gano di Magonza e le grandi battaglie in Roncisvalle", "Vite di santi e la nascita del Bambin Gesù".
  Il gruppo, che ha sede a San Pietro Clarenza, viale Europa 50/B 3 , tel. 095/520717, è coordinato da Salvatore Mangano che ci parla dell'amore per i pupi e della loro attività.
  "Noi come gruppo - spiega Salvatore Mangano - , con la nostra esperienza, col nostro amore per quest'arte, intendiamo far conoscere alle nuove generazioni, attraverso mostre, seminari, spettacoli, come costruire, animare, rendere umani i pupi, tramandando cosi un'arte che resta il segno più tangibile della nostra sicilianità.
  I pupi sono stati sempre un viatico di comunicazione per il loro modo di essere aperto e spontaneo, attraverso un'arte che nasce povera di mezzi ma grande nei contenuti.
  Ecco perché l'Opra dei pupi non deve morire, perché morendo questa morirà il nostro passato e parte dei nostro teatro popolare; il pupo non deve finire appeso nei vari "Bazaar", ma deve continuare ad animarsi sulle scene suscitando emozioni di sensibilità e di cultura di vita".
  "Il teatrino delle marionette ha sempre affascinato grandi e piccini, catalizzando l'attenzione davanti ad un telone colorato che si apre improvvisamente mostrando allo sguardo incuriosito le storie di Orlando e di Rinaldo contro i saraceni, di Angelica e del traditore Gano di Magonza, personaggi mitici con movimenti cadenzati ed armature luccicanti.
  Ho sempre avuto una passione per questo scintillante e magico mondo dell'opra dei pupi e soprattutto per quella magica scatola piena di colori e di luci dove giostravano i pupi e i paladini".
  "Purtroppo oggi - conclude Mangano - si corre il rischio che quest'arte possa scomparire, infatti le applaudite imprese di Orlando e Rinaldo non interessano più, soppiantati dal disinteresse di tutti e soprattutto dalla televisione, dal cinema e da altre forme di spettacolo".